Ieri, verso le ore 10,30 é venuto a scuola mio nonno Antonio, detto “TONI”, per parlarci del periodo della seconda guerra mondiale e delle sue esperienze vissute nei campi di concentramento. Il nonno, all’inizio del discorso, era un po’ emozionato sembrava uno scolaro al suo primo esame. Poi, poco alla volta, ha iniziato a parlare e a rispondere alle numerose domande che noi ponevamo.
Il nonno ha raccontato le sue esperienze, le paure, la fame, i duri lavori, le umiliazioni subite , la mancanza di notizie dei suoi cari, ma anche la gioia per la fine della guerra e la felicità per il ritorno a casa insieme ai suoi compagni con cui aveva trascorso tanti tristi giorni. Ci ha illustrato, su una cartina, i numerosi campi di concentramento e di sterminio sia in Germania che negli altri stati vicini. Eravamo tutti molto attenti e ascoltavamo con interesse quello che il nonno raccontava. A me sembrava che rivivesse quei momenti. Io ero molto emozionato e pensavo a tutte quelle persone morte. Il mio nonno è stato fortunato a tornare a casa. Sono contento che sia venuto a scuola a raccontarci tutto questo e credo che anche la maestra e i miei compagni abbiano avuto momenti di emozioni.